Non ho mai usato granché reddit, ma in questi giorni mi sono trovato spesso a leggere nella sezione Aphantasia. C’è una discussione molto positiva, intitolata Welcome, new people! An acceptance + positivity thread. Mi piace e la trovo interessante. Per questo, dopo aver parlato delle mie piccole scoperte su come pensa chi è dotato di immaginazione mentale voglio riportare alcuni motivi per dare il benvenuto all’Aphantasia.

Perché, ne ho già parlato, ci vuole un po’ di tempo per accettare l’Aphantasia, e prima di poterlo fare tocca passare per uno stato di frustrazione, di confusione e di tristezza. Per contrastare tutto questo è bene ricordare alcune cose:

  • l’Aphantasia non è una malattia. Non c’è niente di sbagliato in noi. Siamo solamente diversi. Per esempio, alcuni imparano meglio ascoltando, altri leggendo, altri ancora disegnando diagrammi e schemi. Non c’è nulla di sbagliato, in nessuno di questi. Ognuno è diverso. Siamo tutti diversi. Alcune cose saranno più difficili, altri più semplici. L’assenza delle immagini mentali non è un difetto. È solo una differenza.
  • Non c’è nulla che non possiamo fare, a parte visualizzare le immagini mentali, certo. Molti pensano che sia più semplice disegnare, rilassarsi, leggere, ecc…, se si visualizzano le immagini. Può essere, oppure no. Non è importante, c’è sempre un modo per fare tutte queste cose. E, spesso, già lo conosciamo perché già lo applichiamo.
  • Non è una cosa rara. Si stima il 2% delle persone sia aphant.
  • Non siamo meno umani. Forse non siamo normali, ma di certo non siamo subnormali. Certo, a volte può essere più difficile ricordare, soprattutto le persone che non sono più tra noi. Non possiamo rivederle nella nostra mente ma siamo in grado di ricordare molte informazioni, dettagli, momenti passati assieme, aneddoti. Ed è una cosa molto, molto importante.
  • Non dobbiamo smettere di sperimentare e di provare cose nuove. Anzi, doppiamo continuare a cercare il nostro modo di fare le cose. E ognuno di noi troverà il proprio modo giusto.

Detto questo, ci sono anche delle cose positive nell’Aphantasia. Ognuno ha un suo modo di vivere e di affrontare le cose, quindi magari tutte le voci di questo elenco non vano bene per tutti. Ma ci sono molti motivi per essere contenti di essere un aphant:

  1. È molto più difficile, per gli altri, metterci delle immagini in testa, soprattutto se sono brutte o disturbanti. Per dire, se qualcuno dice una cosa del tipo un grande rospo con sopra un ragno, ecco, probabilmente molti avranno un pop up mentale con questa immagine. Noi no. Sono solo parole :grin:
  2. Non rivediamo le immagini, le foto, le scene di un film brutte. Certo, ricordiamo che una data immagine o situazione era raccapricciante, ma non siamo costretti a rivederla improvvisamente davanti ai nostri occhi, così, senza preavviso.
  3. Non è il mio caso, ma alcuni di noi sono in grado di leggere più velocemente della media, e con maggiore effficenza. Perché? Perché non siamo distratti delle immagini che il cervello degli altri genera continuamente. Possiamo concentrarci sulla lettura senza dover distrarci per cacciare le distrazioni.
  4. Niente flashback disturbanti. Sì, esistono davvero, non sono solo una tecnica narrativa per rendere più avvincente il racconto. Non li abbiamo, non con le immagini e le rievocazioni vivide. Possiamo ricordare il passato, certo, più o meno bene. Ma soprattutto ci ricordiamo molto bene che è, per l’appunto, passato. Adesso siamo al sicuro e non siamo costretti a rivivere e rivedere quello che ci è capitato.
  5. Meno distrazioni. Generalmente è più complicato, per noi, perderci nei nostri pensieri. Riusciamo a concentrarci più a lungo e più intensamente. Anche perché non corriamo il rischio di seguire i pop up del cervello. È come se avessimo un ad block contro lo spam del cervello. E dell’ambiente che ci circonda.
  6. Meditazione. Questa è una cosa bella che non ho ancora provato sulla mia persona. Quindi riporto le opinioni di altri aphants. Allora, la meditazione tramite immagini è per forza di cose impossibile. Ma la meditazione mindfulness è molto più semplice per noi.
  7. Raccontare. Ecco, questa è una cosa che sto iniziando a comprendere solamente adesso. E, sarà contenta mia moglie, penso sia importante. A noi aphants non manca l’immaginazione, anzi. Siamo ricchi di immaginazione, solamente la nostra è a un livello più astratto. Possiamo concettualizzare le nostre idee, le nostre emozioni, persino i nostri ragionamenti senza essere vincolati alle immagini. È una cosa più importante di quanto crediamo. Vuol dire che abbiamo le potenzialità di diventare dei buoni narratori, storyteller o game master nei giochi di ruolo.
  8. Meno frustrazione per se non facciamo qualcosa esattamente come l’abbiamo immaginata. Anche perché non l’abbiamo affatto immaginata, e quindi il confronto non è tra, per dire, il disegno che abbiamo in testa e quello che abbiamo messo nella tela. Abbiamo un’idea, non un’immagine. Questo ci permette anche di ottenere risultati migliori perché non limitiamo la nostra arte alla nostra visione.
  9. Alcuni di noi hanno un dialogo interiore molto sviluppato. Possiamo esprimere chiaramente i nostri pensieri, perché effettivamente pensiamo tramite frasi complete.
  10. Non so quanto è generalizzata come cosa, ma penso che molti tra noi abbiano sviluppato un vocabolario molto esteso. Non esattamente quante parole conosco, so però che resto sempre deluso quando trovo i famosi elenchi delle parole da salvare: mediamente le conosco se non tutte, quasi. Adesso posso dire: per forza! Se il mio principale modo di pensare è attraverso i concetti, allora mi servono concetti per pensare. E i concetti li cristallizzo in parole. E più parole conosco, più concetti riesco a maneggiare.
  11. Colleghiamo i puntini, ma nel senso più profondo del termine. Possiamo mettere in correlazione vari dati e aspetti, cogliere più di un dettaglio alla volta e filtrare il tutto lasciando emergere solo gli aspetti essenziali di un problema. Come se fossimo un database ultra efficiente senza problemi di interfacce grafiche con cui interagire.
  12. Viviamo nel presente, ed è la nostra condizione naturale. Ci molteplici correnti di pensiero e filosofie che lo insegnano. Se vogliamo essere felici, dobbiamo imparare a vivere nel presente godendo quello che la vita ci riserva in ogni attimo. Non so se questo fa di noi delle persone più felici, di certo possiamo goderci ogni attimo della nostra vita senza essere disturbati dai fastidiosi pop up che costellano la vita degli altri.

Ovvio, non tutti questi benefici si vanno bene per ognuno di noi. Siamo pur sempre persone diverse, e magari anche con diversi gradi di Aphantasia. Consiglio, prima di tutto a me stesso ma vale anche per ognuno di noi, di ragionare sui vantaggi di essere un aphants. Oppure, in alternativa, sugli svantaggi di avere le immagini nel cervello. Che detta così fa molto omino nel cervello :smile:.