Bene, il primo di tre obiettivi dei miei cento giorni è fatto: finire di sistemare il trasloco dei blog miei e di mia moglie da WordPress a Jekyll. Resta però una domanda: perché sono passato a Jekyll? Ovviamente la prima ragione è che costa meno. Ma non solo per questo.

WordPress è costoso

Ed è costoso perché richiede un hosting in grado di supportare php e mySQL. Invece Jekyll non richiede sostanzialmente nulla. Davvero, perché si può sviluppare tutto in locale e poi caricare le pagine HTML direttamene on line. Oppure, ed è la strada che ho scelto io, si può usare GitHub Pages. Costo? Zero.

WordPress è pesante e lento

Non so se sono io incapace di impostare WordPress, però tutte le volte in cui ho provato a velocizzare il caricamento del mio blog non ho ottenuto niente. Penso che un po’ sia colpa dell’architettura di questo CMS ma i blog che ho creato sono sempre stati intrinsicamente pesanti.

Jekyll è veloce. Molto veloce

Jekyll invece è naturalmente veloce. Molto veloce. Quanto veloce? Così:

jekyll-veloce

Con Jekyll è stato abbastanza facile arrivare a 100 su Google PageSpeed Insights.

Jekyll è semplice

Talmente facile che ci ho preso gusto e mi sono messo a limare millisecondi anche quando non servirebbe. Mi sono dovuto imporre di fermarmi. Come mi sono fermato con il personalizzare il blog: è davvero semplice creare dei moduli personalizzati e aggiungerli alle varie pagine e sezioni. Si possono aggiungere script JS, cambiare, integrare, sostituire stili CSS.

E poi la cosa che più mi piace: posso lavorare direttamente sui file, correggendoli, sostituendoli e perfino eliminandoli. Con WordPress ho sempre avuto difficoltà a gestire le immagini, con Jekyll non ci ho messo molto a capire come tenerle assieme al loro articolo corrispondente.

Markdown!

Ultimo ma non ultimo, il Markdown. Prima di provarlo avevo sempre guardato con sospetto la possibilità di scrivere su un file di testo senza alcuna formattazione. Poi ho scoperto che, invece, è molto semplice. Anzi, di più, è addictive scrivere senza dover stare a preoccuparsi del formato: mi metto davanti al pc e scrivo e basta. E poi, quando ho finito, basta copiare il file nella cartella del blog e sincronizzare il tutto.

Questo è tutto. Sono contento di aver completato il trasloco, sia del mio blog che di quello di mia moglie. Sono contento del risultato ottenuto, della velocità del mio blog e soprattutto di aver ripreso a scrivere.